“Il voto di fiducia espresso oggi dal Senato è stato un atto di grande violenza istituzionale che ha impedito il dibattito, prima in Commissione e poi in Aula, e ha consentito il passaggio di un disegno di legge che altrimenti non avrebbe ottenuto l'approvazione.
La decisione del governo di procedere sulla riforma con un maxi emendamento, su cui intende porre il voto di fiducia, è l'ennesimo atto di arroganza nei confronti della scuola, del parlamento e del Paese.