Si comprende perché il MIUR esiti tanto a divulgare pubblicamente i dati relativi allo sciopero del 5 maggio. Un gigantesco NO è stato urlato dall'80% dei docenti e del personale ATA e nella nostra provincia questa percentuale sale all'85%, con punte di quasi il 100%, tenendo anche conto che in questo calcolo non rientra il personale assente per altri motivi (part time, malattia, legge 104, aspettative, ecc...).
Percentuali superiori al 90%, infatti, si registrano in numerosi Istituti Comprensivi (ad esempio a Nuoro, Orgosolo, San Teodoro, Posada) e Licei (94% nella più grande scuola della provincia, il Liceo Scientifico Fermi).
Si tratta, infatti, del più grande schiaffo preso da un ministro in tutta la storia della Repubblica: nemmeno contro Luigi Berlinguer e il suo concorsaccio, nemmeno contro Letizia Moratti e il suo portfolio, nemmeno contro Maria Stella Gelmini e il suo devastante taglio di 80.000 cattedre, il mondo della scuola aveva mai gridato tanto forte come ora contro questo governo di "centrosinistra" e questo ministro, Stefania Giannini, intenzionata ad eguagliare la sua ex compagna di partito Fornero nel compimento di irreparabili sfracelli.
A pagare il danno di questo DDL, infatti, non basterebbero nemmeno i miliardi necessari per rimediare al disastro della Fornero, poiché qui è in gioco la stessa trasmissione della cultura. Continueremo, pertanto, a far sentire la nostra voce affinché il Parlamento si renda conto del danno irreparabile che arrecherebbe al Paese approvando questa riforma.
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