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Ancora tagli nella scuola sarda

la_nuova_sardegna_16_04_2014_mini.pngI dati emergono dall’incontro tra sindacati e Ufficio regionale

Ancora tagli nella scuola sarda
di Valeria Gianoglio
NUORO Dal prossimo settembre nelle scuole dell’isola ci saranno 18.129 docenti. Saranno 27 insegnanti in meno rispetto all’anno scolastico ancora in corso. 34 in meno nella sola scuola elementare isolana, che registra l’emorragia più consistente di posti dall’organico.
La pattuglia di insegnanti tra i banchi delle elementari da settembre si ridurrà a 5407 docenti. La flessione più consistente alle elementari la registra Cagliari con 15 docenti in meno rispetto all’attuale organico. Sassari registra un “meno 10”, Nuoro meno 6 e Oristano meno 3. Non sono notizie confortanti, per la scuola sarda e barbaricina in particolare, quelle che arrivano dall’incontro che si è tenuto ieri a Cagliari tra i sindacati e l’ufficio scolastico regionale. Era stato convocato per illustrare il contenuto dell’informativa sull’organico di diritto per la scuola dell’infanzia e primaria dei docenti per il prossimo anno scolastico 2014/2015.

La Gilda, presente all’incontro con la vicecoordinatrice nazionale Maria Domenica Di Patre, e con il coordinatore regionale, Gianfranco Meloni, spiega: «Il prezzo più salato, nel prossimo anno scolastico, sul fronte organici, lo pagherà la scuola elementare». «In uno scenario nazionale caratterizzato da un blocco del personale, congelato per legge ai livelli di 4 anni fa, a fronte di un incremento nazionale di alunni pari a 34mila unità, la Sardegna pagherà un prezzo salatissimo – dicono Maria Di Patre e Gianfranco Meloni – perdendo 27 docenti rispetto all’anno scolastico precedente, quasi tutti alla scuola primaria.

Il contingente di docenti assegnato dal Miur è pari a 18.129 insegnanti, un’emorragia impressionante. Alla vigilia della riforma Gelmini, nell’anno scolastico 2006/2007, la Sardegna contava 22.611 insegnanti». Il prezzo più salato sul fronte organici, spiega ancora la Gilda, lo pagherà la scuola elementare che, «solo in provincia di Nuoro perde ulteriori sei insegnanti. E stando così le cose si avvia a un anno scolastico in cui il tempo pieno rischia di diventare un miraggio». Il ministero dell’Istruzione, ricorda il sindacato, prevede che a ogni classe di tempo pieno siano assegnati due insegnanti. «In Sardegna e a Nuoro in modo particolare – dice la Gilda – per realizzare un risparmio in termini di posti, per ogni sezione di tempo pieno vengono “rastrellate” 4 ore da utilizzare per coprire altro fabbisogno organico a costo zero. In pratica alla Sardegna si fa pagare il costo del suo territorio insulare e disagiato con tempo pieno a mezzo servizio». A conti fatti, dice la Gilda, la scuola elementare isolana, dal prossimo settembre, avrà un organico di 5407 docenti.

Dei quali 2363 a Cagliari, 1612 a Sassari, 956 a Nuoro e 476 a Oristano. Mentre la scuola materna ne avrà 2644, ovvero 7 in più rispetto all’anno scolastico ancora in corso. Dei quali 1113 a Cagliari (più 8 rispetto a quest’anno), 771 a Sassari (meno 2), 514 a Nuoro (più 3) e 246 a Oristano (meno 2). Mentre sarà costituito da 4134, l’organico nelle scuole medie, e da 5944 (invariato rispetto a quest’anno) l’organico delle Superiori. Eppure, in questo giro di notizie poco confortanti per la scuola isolana, le note positive, seppur nascoste, ci sono e arrivano dal fronte degli insegnanti di sostegno.

«È qui – spiega, infatti, la Gilda – che, grazie anche alla perseveranza di famiglie, associazioni e Gilda, che è stato riconosciuto un organico di 2394 posti, con un incremento di 187 posti che potranno offrire maggiore continuità e qualità didattica agli alunni diversamente abili frequentanti le scuole nella nostra isola».

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