LEGGE REGIONALE SULL’ISTRUZIONE. LE PROPOSTE DELLA GILDA
In data martedì 3 giugno 2025 la Seconda Commissione Permanente del Consiglio Regionale della Sardegna (Lavoro, cultura, formazione professionale, istruzione, beni e attività culturali, identità
linguistiche, informazione) ha sentito in audizione la nostra associazione sul seguente ordine del giorno:
– Elaborazione di una proposta di legge-quadro regionale in materia di istruzione.
L’audizione era finalizzata a “raccogliere proposte concrete e contributi tecnici per la definizione dei contenuti della proposta normativa“.
Pubblichiamo le osservazioni della Gilda-Unams Sardegna, invitando colleghe e colleghi a esprimere a loro volta proposte e commenti, anche commentando questo articolo, in vista di una seconda convocazione, attesa per l’autunno, quando, come auspichiamo, si discuterà una bozza di testo legislativo.
Queste, in sintesi, le tematiche richiamate nell’intervento:
Formazione
Cabina di regia della formazione iniziale e in itinere. Agli insegnanti residenti in Sardegna dovrà essere assicurata la partecipazione ai corsi di abilitazione sulle materie e specializzazione sul sostegno, invertendo la tendenza ad importare docenti da fuori regione per carenza di posti e le odissee formative fuori regione dei docenti sardi.
Promozione delle Università sarde, con polo formativo anche nella Sardegna centrale e contenimento del ricorso alle università telematiche, nazionali e straniere.
Rete scolastica
Fermare ogni eventuale nuovo taglio di autonomie scolastiche, già diminuite del 60% in 15 anni, ricontrattando con lo Stato i parametri per la nostra Isola.
Salvaguardare comunque i presidî scolastici delle zone interne.
Infanzia e Primaria
Introdurre progetti analoghi a Tutti a Iscol@ e Progressi anche per Infanzia e Primaria, andando incontro alle scuole nel problema delle sostituzioni per assenze brevi.
Introdurre un sistema Zerosei per favorire l’ampliamento della platea delle scuole dell’infanzia statali, minacciate dalla pesante crisi demografica.
Promuovere e potenziare il tempo pieno nella primaria e le innovazioni didattiche come Scuola Senza Zaino e le reti territoriali affinché siano rinforzati i legami col territorio.
Secondaria
Aiutare i docenti pendolari, sempre più numerosi, tra cattedre orario esterne e megascuole su più comuni, con sussidi nei trasporti, nel vitto (anche con buoni pasto) e nell’alloggio.
Sostenere la diffusione delle scuole medie musicali e degli indirizzi sportivi.
Promuovere la formazione tecnico – professionale, abbandonata da decenni, facendo leva sulle scuole statali e sui poli ITS, finanziando i laboratori tecnico-pratici e l’orientamento dopo la scuola media a favore di settori strategici dell’economia regionale, come quello agro e zoo-tecnico, alimentare, nautico, turistico, alberghiero, informatico e dell’artigianato artistico.
Edilizia
Modernizzare il patrimonio edilizio esistente e renderlo efficiente dal punto di vista energetico e della climatizzazione per i mesi caldi. Mirare alla conversione o creazione ex novo di campus scolastici accoglienti, dotati di strutture sportive, ricreative e di accoglienza, anche convittuale, per studenti e docenti, soprattutto pendolari.
Trasporti
Rovesciare il principio disfunzionale per cui le scuole organizzano i servizi sulla base degli orari dell’ARST e prevedere, accanto all’acquisto di nuovi mezzi moderni e ecologici, anche piccoli, la definizione del quadro dei trasporti in tavoli inter-istituzionali territoriali.
Servizi
Creazione di una carta dello studente che consenta l’accesso a servizi gratuiti nel trasporto e nel vitto, nelle attività culturali del territorio e favorisca la diffusione della settimana corta.
Potenziare o introdurre i servizi mensa e fornire una regia unica ai servizi di assistenza e trasporto dei disabili.