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Giunta regionale bocciata sul dimensionamento

la nuova sardegna 31 gennaio 2014SCUOLA
Giunta regionale bocciata sul dimensionamento

Seduta straordinaria della commissione Istruzione del Consiglio: non passano le linee guida sul nuovo assetto degli istituti nell’isola

CAGLIARI La commissione Istruzione del consiglio regionale, convocata straordinariamente per il voto sulle linee guida del dimensionamento scolastico predisposte dalla giunta, ha bocciato il provvedimento con 5 voti contrari e 4 favorevoli. «Avevamo lanciato l’allarme già il 16 gennaio», dichiara Marco Espa, membro della commissione Istruzione, che insieme ai colleghi del Pd di Sel e di Rifondazione Comunista ha votato contro, «con una interrogazione nella quale si denunciava che le linee guida predisposte quest’anno non hanno tenuto conto dei rilievi della commissione dello scorso anno ne di quelli del Tar».

«Avevamo chiesto – ha aggiunto Espa – di tenere conto lo scorso anno del parere di tutte le parti sociali, delle famiglie, degli studenti, ma la giunta ha riproposto criteri fotocopia, sottoposti a giudizio negativo del Tar. Ora gli enti locali, che troppo frettolosamente hanno proceduto al dimensionamento, dovranno fare marcia indietro tenendo conto che i loro atti si basano appunto su una delibera bocciata in commissione che il Tar non potrà che ritenere illegittima.

Questo modo caotico di procedere senza tener conto delle specificità della Sardegna», sottolinea il consigliere del Pd, «ci lascia basiti e dimostra come in questi cinque anni la giunta Cappellacci non abbia voluto fare una legge sull’istruzione che avrebbe consentito un dimensionamento non ragionieristico, con criteri da Val Padana, ma che tenesse conto delle specificità della Sardegna, ben diverse dal resto d’Italia».

Sull’argomento anche i consiglieri regionali del Pd Gian Valerio Sanna e Lorenzo Cozzolino hanno presentato un’interrogazione chiedendo che la giunta regionale ridefinisca il piano di dimensionamento scolastico tenendo conto, per accorpamenti ed eventuali smembramenti, del flusso degli studenti, della fisionomia delle scuole dimensionate in virtù della quale i genitori le hanno scelte per i loro figli. In particolare Sanna e Cozzolino chiedono che si tenga conto della sentenza del Tar che ha annullato la soppressione di alcune scuole di Cagliari.

La sentenza riguarda le soppressioni della Scuola Media Manno e dell’IIS Deledda, oltre all’accorpamento della scuola di S. Alenixedda nella Direzione didattica di via Castiglione e al trasferimento delle classi dell’indirizzo economico sociale dall’I.M. Eleonora.

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