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LE NOVITÀ DEL DECRETO, DALLE ASSUNZIONI ALLE BORSE DI STUDIO. I SINDACATI: "SOLO UN PASSO AVANTI"

la_nuova_sardegna_24_11_2013_miniI sindacati: «Solo un passo avanti»

Di Meglio (Gilda): bene solo per i precari. Pantaleo (Cgil): poco per l'università


ROMA Un "passo avanti", dopo anni di tagli indiscriminati, sebbene restino problemi irrisolti e questioni in sospeso. È un giudizio positivo solo in parte quello che i sindacati della scuola, degli insegnanti e dei precari fanno del decreto Carrozza. Nel passaggio del testo di legge dalla Camera al Senato, non ci sono stati «miglioramenti, anzi il testo prima era buono, ora è peggiorato», secondo Rino Di Meglio, il segretario di Gilda scuola, che rappresenta i docenti.

Del resto, i tempi per l'approvazione erano piuttosto stretti e non c'era tempo di apportare delle modifiche. «L'unica cosa seria di questo decreto (tutto fumo) - aggiunge Di Meglio - è la stabilizzazione di un gran numero di precari. Ma tutte le altre criticità sono rimaste, e quelle stanziate sono solo piccole somme». Un esempio? Il lodato "welfare degli studenti": «Prima - spiega il sindacalista - prevedeva borse di studio per i ragazzi meritevoli, ora è diventato semplice assistenzialismo.

Destinare fondi agli studenti con difficoltà economiche è un concetto lodevole, ma bisogna premiare i meritevoli». Storce il naso anche davanti al divieto di fumo esteso ai cortili e alle multe che gli insegnanti dovranno fare ai ragazzi sorpresi a fumare. «Ora docenti e bidelli - dice - invece di occuparsi di cose più serie, dovranno andare a caccia degli studenti che fumano fuori o nei bagni, multarli e con quei soldi finanziare la formazione alla salute. Una vera stupidaggine». Irrisolto per Di Meglio il problema dei docenti dichiarati inidonei, penalizzati dalla riforma pensionistica della Fornero e completamente assenti dal decreto. Mentre l'introduzione dell'orientamento obbligatorio e l'insegnamento dell'inglese nella scuola dell'infanzia, pongono una questione: «Non si capisce chi debba fare orientamento e insegnare l'inglese, con quali risorse gli insegnanti dovrebbero fare formazione?».

Salva l'incremento degli insegnanti di sostegno, ma boccia l'invarianza finanziaria con cui i docenti verranno stabilizzati Marcello Pacifico, rappresentante dei docenti precari (Anief). «Il precario che viene assunto - spiega - continuerà a prendere lo stesso stipendio di prima: circa 1.260 euro netti. Perché la ricostruzione di carriera, con i relativi scatti e aumenti di stipendio, non si potrà fare prima di 8 anni. Per l'invarianza stipendiale saremo certamente multati dalla Ue, perché non rispettiamo la direttiva europea secondo cui i problemi finanziari del Paese non sono un motivo per penalizzare i lavoratori». Sebbene il dl inverta la tendenza al "disinvestimento" degli ultimi anni, per Mimmo Pantaleo, segretario generale Flc Cgil scuola, «si è fatto davvero poco per università e ricerca, e soprattutto c'è troppa disparità tra i progetti che si vorrebbero attuare e le risorse previste: 100 milioni di euro per le borse di studio sono pochi; manca l'idea di "diritto allo studio"; tanta enfasi per le tecnologie informatiche: ma con quali modalità verranno introdotte?». Insomma per Pantaleo si tratta di un «decreto una tantum, sistema un po' il personale - conclude - investe un po' di risorse (poche) qua e là. Ma la domanda è: dopo questo decreto cosa succederà? Finisce lì o è un primo passo per avviare un processo più articolato e complesso?».(a.d'a.)

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