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Corso di formazione sul nuovo PEI. Perché non può essere obbligatorio.

In questi giorni nelle scuole della provincia sono state diffuse circolari che "invitano" ad aderire alle attività formative di 25 ore destinate alla Formazione in servizio ai fini dell’inclusione degli alunni con disabilità. La Gilda degli Insegnanti, in risposta ai numerosi quesiti sulla pretesa obbligatorietà dell'adesione, osserva quanto segue

1) Il Decreto 182/2021, "Adozione del modello nazionale di PEI", su cui si fonda la formazione e richiamato nella stessa circolare della formazione diffusa in questi giorni dai DS, è stato bocciato dal TAR e non è più in vigore. Lo stesso Ministero ha già dovuto prendere atto della bocciatura con propria Nota 2044 del 17 settembre 2021, in cui si invitano le scuole a predisporre i PEI degli alunni diversamente abili rispettando la normativa precedente. 

2) La richiesta di adesione alle attività formative che, comunque, stanno partendo anche in provincia di Nuoro, ha carattere di "invito" e, pertanto, non configura un ordine di servizio, ma implica un'accettazione su base volontaria, come è sempre stato per le iniziative formative. 
La Gilda, in proposito, osserva che, per quanto ogni attività di formazione, su base volontaria, sia utile e auspicabile, la vera emergenza del sostegno, in Sardegna come su tutto il territorio nazionale, scaturisce dall'assenza di docenti specializzati, più volte denunciata dalla nostra associazione e che è offensivo pensare che l'erogazione di un corso di 17 ore online e 8 ore di studio individualizzato possa in alcun modo sostituirsi ai corsi universitari di specializzazione necessari a formare il personale. 

3) Un'eventuale ordine di servizio più esplicito configurerebbe un incremento delle ore lavorative funzionali all'insegnamento e le 25 ore di corso dovrebbero essere conteggiate nelle 40 ore e dovrebbe esserne richiesta la retribuzione.

Nel pomeriggio di oggi, 28 settembre, la Gilda chiederà formali chiarimenti al Ministero, pretendendo il rispetto del Contratto e della dignità professionale dei docenti.  

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