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STOP LEZIONI: SCUOLA TRATTATA DA CENERENTOLA, COME SEMPRE

“La scuola si conferma la cenerentola tra le istituzioni italiane, vittima di scelte politiche e amministrative sbagliate, di mancanze e di miopia. A pagarne lo scotto non sono soltanto gli studenti, ma tutto il sistema Paese che sta ipotecando le professionalità che domani costituiranno il suo asse produttivo, economico e culturale”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.
 
“Dopo l’ordinanza regionale che dispone la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in Campania, siamo particolarmente preoccupati che decisioni analoghe possano essere adottate su scala nazionale. Sarebbe grave se un simile provvedimento coinvolgesse anche soltanto gli istituti secondari di secondo grado perché – afferma Di Meglio – la didattica a distanza, che comunque è un surrogato di scuola per gli studenti di qualunque età, è impraticabile per tutti gli alunni che svolgono attività di laboratorio”.
 
“Durante i lunghi mesi di stop alle lezioni in presenza, ben poco è stato fatto su tutti i fronti per garantire un ritorno sereno in classe. Non è stato risolto il problema della carenza di spazi e docenti, così come nessun investimento significativo è stato compiuto nel trasporto pubblico, che si sta rivelando un anello molto debole della catena. Invece di destinare risorse all’acquisto di monopattini e biciclette elettriche e di banchi con le rotelle – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – meglio sarebbe stato aumentare il parco mezzi delle aziende di trasporto locale, così da consentire viaggi a bordo di autobus e metropolitane con la dovuta distanza di sicurezza”.
 
 
Roma, 16 ottobre 2020

cenerentola“La scuola si conferma la cenerentola tra le istituzioni italiane, vittima di scelte politiche e amministrative sbagliate, di mancanze e di miopia. A pagarne lo scotto non sono soltanto gli studenti, ma tutto il sistema Paese che sta ipotecando le professionalità che domani costituiranno il suo asse produttivo, economico e culturale”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.

“Dopo l’ordinanza regionale che dispone la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in Campania, siamo particolarmente preoccupati che decisioni analoghe possano essere adottate su scala nazionale. Sarebbe grave se un simile provvedimento coinvolgesse anche soltanto gli istituti secondari di secondo grado perché – afferma Di Meglio – la didattica a distanza, che comunque è un surrogato di scuola per gli studenti di qualunque età, è impraticabile per tutti gli alunni che svolgono attività di laboratorio”.

“Durante i lunghi mesi di stop alle lezioni in presenza, ben poco è stato fatto su tutti i fronti per garantire un ritorno sereno in classe. Non è stato risolto il problema della carenza di spazi e docenti, così come nessun investimento significativo è stato compiuto nel trasporto pubblico, che si sta rivelando un anello molto debole della catena. Invece di destinare risorse all’acquisto di monopattini e biciclette elettriche e di banchi con le rotelle – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – meglio sarebbe stato aumentare il parco mezzi delle aziende di trasporto locale, così da consentire viaggi a bordo di autobus e metropolitane con la dovuta distanza di sicurezza”.

Roma, 16 ottobre 2020

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