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UTILIZZAZIONI E ASSEGNAZIONI PROVVISORIE 2023/24

speciale GPS 2023/24 Graduatorie di circolo e istituto ATA III Fascia 2021/2023

BONUS MERITO? NO, GRAZIE!

Documento del Liceo "Galilei" di Macomer

Da RSU dell’Istituto, scrivo a nome della maggioranza dei docenti del Liceo “G. Galilei” di Macomer, che con la presente si dichiarano nettamente contrari al sistema di valutazione introdotto dalla L. 107/15 e perciò hanno deciso di rinunciare al bonus del merito e di devolvere quei soldi alla scuola, destinandoli all’acquisto di libri di testo e sussidi didattici per gli studenti.

La cosiddetta “buona scuola” infatti comporta uno sterile aumento della competizione individuale tra i docenti, determina una forte spinta alla gerarchia interna e rischia di trasformare la scuola pubblica in un’azienda, spingendo i docenti a uniformare la didattica.

Da professionisti dell’istruzione quali sono, i docenti vogliono essere giustamente retribuiti, non “premiati”!

Le retribuzioni della scuola risultano palesemente inadeguate rispetto ai ruoli, alle responsabilità e ai lavori svolti, ben lontane dalle medie europee e internazionali.

Appare fin troppo chiaro che il “bonus” viene strumentalmente utilizzato per scavalcare e accantonare tutto ciò ed è un tentativo di frantumare la categoria docente, mettendo gli uni contro gli altri, svilendo la collegialità e minando la collaborazione. Con la presente, i docenti intendono esprimere tutta la loro contrarietà rispetto a un sistema di premialità privo di legittimità contrattuale e di oggettività, che va con decisione respinto al mittente.

Gli insegnanti non sono in vendita!  Chi ha diritto al bonus e non lo percepirà per scelta farà forse capire a qualcuno che la scuola pubblica non ha bisogno di paghette, ma ha la necessità di un dignitoso e adeguato trattamento economico (vedi rinnovo dei contratti e scatti di anzianità).

Chi rinuncerà al bonus in denaro lo farà per tutti quei docenti, precari e non, che non lo potranno mai pretendere, non perché non lo abbiano meritato ma perché sono stati impegnati, in silenzio e con impegno, “solo” nelle attività didattiche, quelle di cui purtroppo non si potrà mai avere riscontro reale e oggettivo. 

prof.ssa Manola Ruiu