“Sono trascorse due settimane da quando abbiamo inviato una richiesta formale ai ministeri dell’Istruzione e della Salute per conoscere i dati dei contagi da Covid-19 su tutta la popolazione scolastica, ma non ci è ancora giunta al
Includere tutto il personale scolastico tra le categorie professionali più esposte al rischio di contagio da Covid-19 e, dunque, assegnare priorità a docenti, dirigenti e Ata nel piano vaccinale. La richiesta arriva dalla direzione nazionale della Gilda degli Insegnanti riunitasi ieri pomeriggio
“Il solito lungo elenco di buoni intenti che arriva a metà anno scolastico e a legge di Bilancio già approvata. Avremmo decisamente preferito più impegni concreti per la valorizzazione della professione docente e per la sua sburocratizzazione”.
La Gilda degli Insegnanti chiede di fare piena luce sui dati dei contagi da Covid-19 riguardanti la scuola e invia una richiesta formale ai ministeri dell’Istruzione e della Salute.
A pochi giorni di distanza dalla ripartenza della scuola che, come annunciato da Conte nella sua conferenza di fine anno, ripartirà in presenza, per il 50%, anche nella scuola secondaria di II grado, i sindacati scuola della Sardegna, Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, scrivono al presidente della Regione Sardegna Solinas, all’assessore Biancareddu e al direttore dell’USR Feliziani,
“Nessuno ha avuto la cortesia di consultarci in merito all’ipotesi di prolungare le attività didattiche fino al 30 giugno per recuperare le ore di lezione perse finora. Nell’attesa che ciò avvenga, crediamo sia opportuno intanto ricordare che il lavoro dei docenti è regolato da un contratto collettivo nazionale, tra l’altro scaduto da due anni.
L'assemblea, si svolgerà in contermporanea in tutta Italia e sarà visibile su questa pagina, a partire dalle 08.30, oppure direttamente su Youtube, ove sarà possibile postare le proprie domande e/o osservazioni:
“I dati sui contagi tra la popolazione scolastica smentiscono clamorosamente la campagna propagandistica condotta da Azzolina per le scuole aperte: a fronte della tesi strenuamente sostenuta dalla ministra circa la sicurezza delle scuole rispetto alla diffusione del virus, fino al 31 ottobre si sono registrati quasi 65mila casi di Covid-19 tra i banchi.